Il metodo progettuale usato in questa fase è il metodo denominato del “riso verde” di Bruno Munari, che è molto importante nella definizione e progettazione di un’idea e spiega attraverso quali fasi è necessario passare per poter arrivare alla soluzione di un problema. L’idea è qualcosa che sorge in seguito a manifestarsi di un problema, di un’esigenza da parte di qualcuno. Si parte dal problema (P), lo si definisce meglio (DP), scomponendolo nelle sue parti (CP) che vengono poi approfondite singolarmente. Si passa poi alla raccolta (RD) e analisi dei dati (AD) in cui si vuole inquadrare l’idea in un contesto più ampio per vedere, ad esempio, se altri prima di noi avevano già affrontato una questione simile e in che modo. Seguono la fase della creatività, la documentazione relativa ai materiali e alle tecnologie (MT), la sperimentazione (SP), la costruzione di modelli (M) che vanno verificati (V). Si arriva così ai disegni costruttivi che comunicheranno la soluzione ai suoi realizzatori materiali.

Definizione del problema
Domanda iniziale: esiste un mercato di interesse commerciale per prodotti già pronti come le audio guide delle grandi mostre quando le esposizioni sono concluse? Come venire incontro alle esigenze di utenti interessati alla cultura e alle mostre e agli organizzatori, una volta che tali mostre sono terminate?
L’idea di partenza, che vuole navigare nell’ambito artistico e avere un significato anche commerciale, è di avere disponibile su un portale o su un’applicazione mobile le audio guide delle mostre già concluse, sia per chi ha già visitato e vuole ripercorrere la mostra, sia per chi non è stato alla mostra, anche per una sua lontananza geografica.
L’utente finale interessato al prodotto deve poter ricercare le mostre che gli interessano e avere a disposizione del materiale digitale riguardante tale mostra, sia esso una semplice audio guida corredata di immagini oppure un tour virtuale tridimensionale. Il prodotto audio guida è già pronto , in quanto è stato prodotto per una mostra particolare, ma al termine di essa il suo “ciclo di vita” generalmente finisce, cioè l’oggetto viene praticamente messo da parte.
Il giro di utenze delle grandi mostre è molto ampio (per alcune mostre in giro per il mondo si arriva tranquillamente a decine di migliaia di visitatori in poco tempo) e i potenziali interessati ad avere disponibili audio guide a basso prezzo acquistabile dalla rete sono molti. È vero, esistono i cataloghi delle mostre, ma l’audio guida rappresenta un prodotto diverso da cui si può estrarre valore culturale e commerciale. L’audio guida è un prodotto di qualità, essendo realizzato da sistemi professionali, spesso interpellando persone conosciute, come artisti, conduttori televisivi o critici d’arte, per la lettura dei testi. Risulta impensabile che un prodotto professionale come questo possa esaurire il suo valore quando finisce la mostra, perché ci può essere interesse da parte degli utenti: come altri prodotti, ad esempio un film che, dopo le proiezioni nelle sale cinematografiche, gradualmente viene proposto in altri ambiti (DVD, tv …) e sfrutta tutti i possibili canali.
Il discorso può essere esteso fuori dai confini della nazione con le varie mostre nel mondo: le varie audio guide sono registrate in varie lingue, tra cui ovviamente l’inglese. Inoltre non si è necessariamente vincolati a mostre di tipo artistico ma si vuole spaziare anche in contesti legati ad esempio alla storia, alla cultura in generale, alla scienza etc.
Le fasi
Il problema si può dividere in diverse parti che corrispondono alle varie fasi del problema, che corrispondono a fasi e attività differenti, che però non hanno necessariamente un ordine prestabilito.
A. Prima di tutto chi lancia questa startup deve fornire lo spazio web che supporti la web app e avere professionisti di web e programmazione che realizzino il portale.
B. Successivamente c’è una fase di ricerca delle principali mostre recenti, che deve essere continuativa, soprattutto in fase iniziale, quando si vuole diffondere e far conoscere il servizio. E’ abbastanza semplice reperire informazioni sulle varie mostre, soprattutto quelle importanti, poiché sono pubblicizzate e hanno potenzialmente decine di migliaia di utenti interessati.
C. Catalogo delle informazioni sulle mostre in modo da permettere una ricerca da parte del fruitore in base alle sue preferenze: catalogare per data, tipo di opere (quadri, sculture o altro, oppure contenuto misto, quindi possibilità di multi-scelta), nome del museo, periodo storico delle opere mostrate, città, grandezza della mostra.
D. Contatto con gli organizzatori di una mostra pee verificare se sono disponibili alla diffusione di materiale legato alla mostra una volta che essa si sia conclusa, sia con lo scopo più etico di diffondere conoscenza sempre a un maggior numero di persone, che con quello commerciale di avere un ricavo economico che derivi dall’acquisto delle audio guide da parte degli utenti.
Si può anche valutare la possibilità che il materiale di una mostra venga reso disponbile sul portale durante il periodo della mostra stessa, per favorire gli utenti geograficamente lontani; ma questo è da valutare caso per caso, poichè è preferibile che, durante l’esposizione, il pubblico si rechi sul luogo fisico a visionare la mostra.
Occorre ora una precisazione: è utile che le audio guide siano corredate dalle relative immagini (aprire discorso sui diritti delle immagini), per cui si aprono varie possibilità.
Si possono fornire le immagini relative alle tracce audio vere e proprie dell’audio guida, ad esempio con un semplice servizio fotografico, mettendole in un’area riservata accessibile una volta comprata l’audioguida, oppure, se le opere sono famose, si può lasciare all’utente l’incombenza di cercarle sul web. Queste due prime soluzioni sono quelle più semplici e permettono di avere un prezzo decisamente basso per l’utente (pochi euro con poca variazione in base al fatto che ci siano o meno le immagini).
Un’altra possibilità è quella di poter sfruttare il concetto di tour virtuale, che permetta all’utente di muoversi all’interno di un ambiente tridimensionale e visitare la mostra. Questa seconda possibilità risulta di sicuro più costosa e comporta un piccolo investimento iniziale di poche centinaia di euro da parte degli organizzatori dalla mostra (comunque ben poco rispetto a quanto può costare organizzare una mostra di certe dimensioni) e comporta un prezzo superiore per l’utente finale (magari un prezzo fissato al 50% del biglietto della mostra). Può essere realizzata con strumenti tipo Google Business Foto (si veda il capitolo 3.12), con cui è possibile, facendo una serie di foto alle opere e all’ambiente della mostra, ottenere un tour virtuale con la possibilità di aggiunta di pin per metterci descrizioni e link audio alle audio guide.
E. Fase di accordo commerciale, che può variare da caso a caso: data una particolare mostra, per ogni audio guida venduta con l’applicazione, il cui numero si può monitorare, si può dare una percentuale di ricavo ai detentori della startup e una percentuale al produttore della mostra; inoltre, si suppone che la somma sia pagata online e vada direttamente sul conto corrente degli interessati.
L’organizzatore fornisce il materiale multimediale e può accedere al portale , ed eventualmente curare il proprio spazio dedicato partecipando in maniera
attiva alla condivisione del materiale.
Legate a questa start up ci sono molte persone interessate, soprattutto chi si occupa di arte od è semplicemente appassionato ad essa.
Di seguito l’elenco delle parti:
• organizzatori grandi mostre
• musei
• gallerie d’arte
• gestori della startup
• amatori d’arte
• appassionati
• studiosi
• studenti d’arte
Come ci collochiamo
Da un’analisi dei competitors è emerso che un servizio offerto dalla startup, che fosse globale e permettesse, a mostra già conclusa, di comprare l’audioguida ad essa associata, non è presente. Ci sono servizi correlati alle audio guide, ma riguardano per lo più chi vende le apparecchiature o fornisce servizi di registrazione, preparazione e supporto tecnico per le guide; inoltre, ci sono casi di vendita audio guide ma che mostrano un museo e non la singola mostra, e, più che altro, esposizioni permanenti. Infine, in altri casi si vendono tour virtuali in cui si presenta un artista con le sue opere, ma nulla è legato ad una mostra realmente esistita: in questo caso quasi come avere un audio libro.
Esistono, inoltre, servizi nel settore delle guide turistiche. Sono già presenti nel web alcuni siti che permettono lo scaricamento/la fruizione di alcune audio guide e, più raramente, di tour virtuali, ma si tratta per lo più di progetti o casi isolati, non di progetti seri e di lungo termine e realizzato su scala globale. In particolare ciò accade con le opere molto conosciute che possono avere abbinate delle spiegazioni, o più comunemente con le città d’arte per cui esistono molte audio guide. Diverso però è il caso delle mostre /esposizioni culturali e/o artistiche in cui il prodotto audio guida termina la sua vita dopo la chiusura della mostra.
La nostra applicazione, mossa dai valori di diffusione universale e accessibilità del sapere, vorrebbe essere il punto di riferimento principale dove attingere materiale (magari inizialmente di tipo audio guidato, poi anche di tipo 3D) sulle varie mostre già chiuse e permettere all’utente di ricercare ciò che gli interessa in modo molto flessibile e personalizzato.