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Date archive for: Novembre 2016

Mostra “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce”

a Milano – Gallerie d’Italia
terminata il 05 marzo 2017

Recensione di Stefano Malvicini. “I due Mondi di Canaletto e Bellotto a confronto a Milano – Il genere che rivoluzionò la Pittura veneziana del Settecento fu quello di veduta, e i due grandi protagonisti di questa tipologia, destinati a una notevole fama anche al di fuori della Serenissima, furono Canaletto e Bernardo Bellotto. Una grande mostra li omaggia e li mette a confronto a Milano, alle Gallerie d’Italia, dal 25 novembre 2016 al 5 marzo 2017, sotto la curatela di Bòzena Anna Kowalczyk. Confronto. La parola giusta per indicare il solco tracciato dalla mostra e per descrivere le linee artistiche e biografiche dei due protagonisti, Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia, 1697-1768) e Bernardo Bellotto (Venezia, 1721 – Varsavia, 1780). I due erano, innanzitutto, uniti da un vincolo di parentela: Antonio era, infatti, lo zio materno di Bernardo. La bottega di Canaletto fu il punto di partenza della carriera artistica di Bernardo….

… continua sul sito.


Un’opera in mostra: La piazza del mercato della cittadina Pirna – 1760.


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Mostra “l’Impressionismo di Zandomeneghi”

Palazzo Zabarella – Padova
terminata il 29 gennaio 2017

Federico Zandomeneghi (Venezia 1842 – Parigi 1917) è stato un figlio d’ arte. Grande talento naturale e pieno di temperamento, ha però preferito la pittura alla vocazione di famiglia che lo avrebbe dovuto portare alla scultura. Il nonno Luigi era stato intimo di Canova e il padre Pietro aveva realizzato il grandioso Monumento di Tiziano nella basilica dei Frari a Venezia. Giovane patriota lasciò la sua città, ormai liberata dal dominio austriaco e ricongiunta all’Italia, per Parigi dove divenne protagonista, insieme agli altri due italiani che come De Nittis e Boldini si inserirono con disinvoltura in quella straordinaria officina della modernità, della cosiddetta “pittura della vita moderna”. Come gli Impressionisti, Degas e Renoir, con cui ebbe uno straordinario rapporto, Zandomeneghi è stato soprattutto l’ interprete dell’emancipazione della donna rappresentata nell’ambito della sua vita quotidiana, dei rituali scanditi da regole precise come la toilette, la passeggiata al Bois, la lettura, la conversazione, il teatro. Attraverso…

… continua sul sito della mostra.


Federico Zandomeneghi: “Place d’Anvers a Parigi “ – 1880.


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Galleria dell’immaginario scientifico


In questa pagina sono riuniti gli originali collages della serie “Immaginario scientifico” ed utilizzati durante le attività di “Scienza Giovanissimi”. Scopri tutte le numerose attività per giocare con la scienza.


I collages della serie “Immaginario scientifico”

  • (02)
  • (01)

Elenco dei collages

(02) – Immaginario scientifico n° 02


(01) – Immaginario scientifico n° 01


Descrivi l’elenco delle immagini di ogni collage. Cerca di indovinare che cosa rappresentano.


Scrivi a: Centro Studi e Ricerche Serafino Zani per conoscere le risposte esatte.


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Mostra “Albrecht Dürer. Come avrò freddo dopo tutto quel sole…”

Palazzo Ducale – Mantova – Castello di San Giorgio
terminata il 08 gennaio 2017

Il Complesso Museale Palazzo Ducale Mantova presenta negli spazi espositivi al piano terra del Castello di San Giorgio, una mostra dedicata a Albrecht Dürer (1471-1528) e ai suoi rapporti con l’arte italiana e in particolare con le incisioni di Mantegna che furono per il pittore tedesco un tramite indispensabile per accostarsi all’arte antica. L’esposizione, che rimarrà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2017, è curata da Johannes Ramharter, storico dell’arte per anni conservatore al Kunsthistorisches Museum di Vienna e Peter Assmann direttore di Palazzo Ducale.
“Come sentirò freddo dopo il sole?” si chiese Albrecht Dürer nel 1507 tornando…

… continua sul sito della mostra.


Una bella immagine di Palazzo Ducale a Mantova.


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Mostra “Culture Chanel – La donna che legge”

Cà Pesaro – Galleria Internazionale Arte Moderna – Venezia
terminata il 08 gennaio 2017

“Se apriste oggi una storia della nostra letteratura dovreste trovarvi il nome di un nuovo autore classico: Coco Chanel. Chanel non scrive con carta e inchiostro (salvo nel suo tempo libero) ma con tessuti, forme e colori; ciò non toglie che le si attribuiscano comunemente l’autorità e lo stile di uno scrittore del Grand Siècle, elegante come Racine, giansenista come Pascal (da lei citato), filosofo come La Rochefoucauld (che lei imita inventando le proprie massime), sensibile come Madame de Sévigné…”
Così scriveva Roland Barthes nel 1967, in un articolo ormai celebre, che colloca l’opera di Gabrielle Chanel nelle vetrine preziose della grande biblioteca delle metafore della storia degli autori classici…

… continua sul sito della mostra.


Una bella immagine di Cà Pesaro-Venezia.


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Mostra “Henri Cartier-Bresson Fotografo”

Villa Reale di Monza
terminata il 26 febbraio 2017

La mostra – curata in origine dall’amico ed editore Robert Delpir e realizzata in collaborazione con lo Fondazione Henri Cartier – Bresson – è composta da 140 scatti che ci aiuteranno ad immergerci nel suo mondo, per scoprire il carico di ricchezza di ogni sua immagine, testimonianza di un uomo consapevole, dal lucido pensiero, verso la realtà storica e sociologica.
“Sono solo un tipo nervoso, e amo lo pittura.” … “Per quanto riguarda lo fotografia , non ci capisco nulla” (Cit. Henri Cartier-Bresson). Non capire nulla di fotografia significa , tra l’altro …

… continua sul sito della mostra.


Henri Cartier – Bresson: “Viale del Prado – Marsiglia –Francia” – 1932.


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Mostra “Monet. Quelle Ninfee che anticiparono l’Informale”

Mamiano di Traversetolo (Pr) – Fondazione Magnani Rocca
terminata il 11 dicembre 2016

Le celebri Ninfee di Claude Monet (Parigi 1840 – Giverny 1926), provenienti dagli Stati Uniti, esposte alla Fondazione Magnani Rocca insieme ad altri due capolavori del pittore francese, anticipano il tema della serialità, che sarà proprio della Pop Art, e rappresentano quasi una profezia dell’Informale…

… continua sul sito della mostra.


Claude Monet: “Le Bassin des Nympheas “ – 1904.


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DigitMuseum
Archivio Trasmissione Mostre per tutti
4° trimestre 2016


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Raffaello: “Madonna del cardellino” – 1506 circa.


11.12.2016: Mostre per tutti-news-n° 36


“Oltre quattro secoli separano Giulia dalla bambina di casa Redetti. Sono due volti testimonial di una tra le più preziose raccolte d’arte. Il primo è stato dipinto da un autore contemporaneo che ha superato il secolo di vita, il secondo è opera di un celebre artista di mezzo millennio fa. La città che custodisce le due tele dedica all’artista centenario una mostra allestita in un museo dove sono esposte tre opere di un celebre ritrattista del Cinquecento.”


Ecco un quadro citato nella trasmissione.


04.12.2016: Mostre per tutti-news-n° 35


Il busto marmoreo dedicato ad un epico condottiero, un angelo in volo verso Nord e un ricco corredo di reperti in viaggio verso sud, tra i quali dischi decorati, spade ed elmi. Dove sono esposti questi preziosi tesori usciti da prestigiose collezioni per alimentare il dialogo tra i popoli e gli studi dei ricercatori?


Ecco un quadro di una mostra citata nella trasmissione.


27.11.2016: Mostre per tutti-news-n° 34


Quattro artisti d’inizio Novecento ci invitano a visitare altrettante mostre del momento. Sono anni pieni di innovazioni in campo artistico e tra i quattro protagonisti della puntata – qualcuno predilige il disegno, uno è anche scultore – non mancano i contatti e le relazioni. Alcune loro opere le potremo rivedere tra i tesori vicini perché appartengono a collezioni bresciane, mantovane e milanesi.


Ecco un quadro di una mostra citata nella trasmissione.


20.11.2016: Mostre per tutti-news-n° 33


Polibio descrive le marce estenuanti dell’esercito romano, Gothe e Stendhal ci raccontano i Grand Tour degli itinerari di formazione dei giovani gentiluomini e Salgari e Verne ci catturano con le avventure immaginarie partorite dalla loro inesauribile fantasia. Sono questi alcuni dei viaggi documentati nella “sala delle stampe” che vi invitiamo a visitare. Dove? Scopritelo ascoltando la trasmissione.


Ecco un’opera esposta in una mostra citata nella trasmissione.


13.11.2016: Mostre per tutti-news-n° 32


“Rivediamo la laguna immersa nella nebbia e coperta dalla neve. Sono immagini di un artista grande viaggiatore e patriota. Per un certo periodo della sua vita ha dovuto allontanarsi dalla sua città preferita. E quante ne ha viste di città! Con i suoi dipinti-cartolina ci ha regalato inedite vedute di un secolo e mezzo fa.


Ecco un quadro esposto in una mostra citata nella trasmissione.


06.11.2016: Mostre per tutti-news-n° 31


Carpaccio prestato dalla Pinacoteca di Brera, una incisione di un plenilunio che coincide proprio con il sabato, il candelabro a sette braccia di un quadro di Hayez, Margherita Sarfatti in un busto di Adolfo Wildt e la veduta della laguna a volo d’uccello. Dove troviamo opere così diverse in una mostra che celebra una ricorrenza che risale al XVI secolo?


Ecco un quadro citato nella trasmissione.


30.10.2016: Mostre per tutti-news-n° 30


Prima la visita alle opere di Romanino, Savoldo, Tiziano, Guido Reni, Bernardino Luini, solo per citare alcuni tra i tanti artisti in mostra, visto che il percorso espositivo spazia dal 1300 fino al secolo scorso, e al termine una passeggiata in un luogo panoramico che ci offre questa duplice possibilità: uno sguardo sull’arte, attraverso una ricca serie di opere, e uno sull’ambiente naturale, grazie allo scenario che ci circonda.


Ecco un quadro esposto in una mostra citata nella trasmissione.


23.10.2016: Mostre per tutti-news-n° 29


Ci attende un lungo tragitto attraverso la pianura Padana del XVI secolo. Le mappe dell’epoca ci aiutano a ritrovare il cammino. Incontriamo nomi familiari, come quelli di Arzago e Drugol, toponimi del passato rimasti nel presente. Siamo tra i tesori di carta, celati nei caveau delle biblioteche o nelle collezioni private, svelati in una mostra che ha lasciato delle tracce sempre visibili.


Ecco un quadro esposto in una mostra citata nella trasmissione.


16.10.2016: Mostre per tutti-news-n° 28


La storia dell’Italia, dagli Anni Venti fino ai primi decenni del dopoguerra, fa coppia con quella della settima arte. Dall’immagine filmata, strumento di propaganda, alla grande stagione del neorealismo, in un allestimento di grande effetto che mette in mostra una ricca sequenza di proiezioni a ciclo continuo. La capitale della cultura ha accolto una mostra sull’immaginario italiano.


Ecco un quadro citato nella trasmissione.


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