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Author archive for: admin

Mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”

A Milano-Palazzo Reale, terminata il 10 gennaio 2016

La mostra, ideata in occasione di Expo 2015 intende presentare, attraverso più di 150 opere d’arte greca, magnogreca e romana, un aspetto poco noto del mondo classico: la rappresentazione della natura nei suoi vari aspetti e l’azione dell’uomo sulla realtà naturale e sull’ambiente. Le opere provengono da musei italiani e internazionali fra cui il Museo Archeologico di Atene, il Kunsthistoriches Museum di Vienna e il Louvre di Parigi…


Continua sul sito della mostra ” MITO E NATURA. DALLA GRECIA A POMPEI. “

Un’opera esposta alla mostra: Cratere a campana pestano a figure rosse 350-330 a.C. – Napoli Museo Archeologico Nazionale – particolare


Ascolta la registrazione dedicata alla mostra

Ascolta “Tesori vicini-n° 3”


Altre “Mostre da ascoltare”

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Mostra “Giotto, l’Italia”

A Milano-Palazzo Reale, terminata il 10 gennaio 2016

Ancora prima di Leonardo Da Vinci, Giotto ha profondamente rivoluzionato l’arte italiana, rendendola moderna, abbandonando lo stile bizantino e riscoprendo i modelli dell’antichità classica e romana. Nato a Vespignano nel 1267 e morto a Firenze nel 1337, Giotto ha fatto con la pittura quello che Dante Alighieri ha fatto con la lingua italiana. L’ha innovata, imprimendo il proprio personalissimo stile su ogni pala d’altare, tavola e affresco. Uno stile portato in giro per l’Italia e imposto come una moda, riprodotto fedelmente dai suoi molti discepoli. Eppure, soltanto lui è riuscito a raggiungere vertici inarrivabili. Per comprendere meglio questo affascinante percorso artistico, si suggerisce di visitare la mostra “Giotto. L’Italia”, dal 2 settembre 2015 al 16 gennaio 2016 al Palazzo Reale di Milano…..


Continua sul sito della mostra “Giotto, l’Italia”

Un’opera esposta alla mostra: Polittico di Santa Reparata – Particolare del verso – “Annunciazione” 1310 ca. (?)


Articoli

Dal Giornale di Brescia del 28.10.2015: “Giro d’Italia assieme a Giotto, star medievale dell’ arte moderna”. Leggi l’articolo.


Ascolta la registrazione dedicata alla mostra

Ascolta “Tesori vicini n°05”


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Esperienze di alternanza
scuola-lavoro


Progetto “MUSEO GIOVANISSIMI” e “SCIENZA GIOVANISSIMI”
(Il sito “Scienzagiovanissimi” è qui)

Esperienze di alternanza scuola-lavoro 2016

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Descrizione del progetto

Le ore di alternanza scuola-lavoro sono aumentate. Gli studenti delle scuole superiori sono alla ricerca di esperienze non solo nelle aziende, ma anche tra Musei, Planetari e Osservatori. I progetti promossi dal Centro Studi e Ricerche Serafino Zani si propongono di offrire un ampio ventaglio di proposte che comprendono laboratori mattutini nel periodo scolastico e stage estivi. La disponibilità di un archivio di registrazioni audio consente di ampliare gli argomenti e ai docenti di essere informati sulle attività che svolgono i loro studenti. Il primo incontro può avere luogo nelle “Stanze delle meraviglie” (qui trovi la relativa pagina), un modo creativo e divertente per socializzare con i ragazzi e dare inizio al progetto. Il momento conclusivo si intitola invece “Pagine di stelle” (ecco la relativa pagina).
Gli studenti delle scuole superiori di secondo grado interessati a partecipare ad uno stage (alternanza scuola-lavoro) possono aderire ai progetti “Scienza Giovanissimi” e “Museo Giovanissimi”, promossi dal Centro Studi e Ricerche Serafino Zani (gli interessati possono scrivere a: Osservatorio Astronomico Serafino Zani).


Il progetto “Museo Giovanissimi” ha lo scopo di promuovere tra i giovani la conoscenza dei luoghi di interesse culturale e museale del territorio bresciano e di quelli limitrofi. L’iniziativa si concretizza nell’ideazione di itinerari a carattere ludico per i giovanissimi. Come spunto di partenza si suggerisce l’ascolto di una delle registrazioni disponibili sul sito Tesori Vicini nella sezione Itinerari e mostre da ascoltare, in particolare gli itinerari per ragazzi e famiglie.


Il progetto “Scienza Giovanissimi” consente agli studenti di partecipare, durante il periodo estivo o quello scolastico, ad alcune attività pubbliche e didattiche che si svolgono in diverse sedi scientifiche, come le serate astronomiche osservative e le iniziative diurne, a carattere divulgativo, destinate ai bambini e alle loro famiglie o i laboratori scolastici presso il Museo di Scienze Naturali di Brescia.
Gli studenti possono ampliare l’esperienza attraverso l’ascolto di una o più registrazioni audio disponibili a pagina La scienza per tutti: oggetti e strumenti. Gli argomenti trattati in queste registrazioni saranno oggetto di incontri di approfondimento tra gli studenti e un operatore didattico (la registrazione audio di questi colloqui verrà messa a disposizione dell’insegnante coordinatore).


Riepilogo delle proposte operative

01) Partecipazione ai laboratori didattici di microscopia (max 5 studenti alla volta) che si svolgono al Museo di Scienze Naturali di Brescia per iniziativa dell’Unione Astrofili Bresciani – Centro Studi e Ricerche Serafino Zani (al mattino, sono coinvolte classi primarie e secondarie di primo grado).


02) Partecipazione alle attività pomeridiane e serali di “Scienza in famiglia” (max 5 studenti alla volta) che si svolgono nei mesi scolastici e in estate in varie sedi (Museo di Scienze Naturali di Brescia, Specola Cidnea del Castello, Valle di Mompiano, Osservatorio Serafino Zani di Lumezzane) per iniziativa dell’Unione Astrofili Bresciani – Centro Studi e Ricerche Serafino Zani. Sono coinvolti adulti, bambini e ragazzi impegnati in attività ludiche e divulgative di vario genere.


03) Esperienze da ascoltare: le registrazioni audio dedicate a diverse attività pratiche di divulgazione scientifica sono disponibili alla pagina La scienza per tutti: oggetti e strumenti.
Gli studenti scelgono liberamente quali registrazioni ascoltare e, in seguito, approfondiscono questi contenuti con un operatore didattico. L’obiettivo finale può essere la stesura di una breve relazione.


04) Museo Giovanissimi: ideazione di itinerari, a carattere ludico, dedicati ai musei. Come spunto di partenza si suggerisce l’ascolto di una delle registrazioni disponibili sul sito Tesori Vicini nella sezione Itinerari e mostre da ascoltare, in particolare gli itinerari per ragazzi e famiglie.


Il progetto viene descritto dettagliatamente nel corso di un incontro con gli studenti interessati a questa proposta.


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Presentazione


Sulla nostra pagina facebook trovate le schede gioco e i consigli dei genitori
che si sono già cimentati nella caccia al tesoro nei musei


Con bambini e ragazzi tra mostre e musei
alla scoperta delle “stanze delle meraviglie”

Queste pagine sono dedicate ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie per promuovere le visite ai musei, alle sedi espositive e più in generale ai luoghi di interesse culturale.
Come si fa ad avvicinare le future generazioni al grandissimo patrimonio culturale che fa dell’Italia un Paese unico al mondo?
Come è possibile attirare l’attenzione dei giovanissimi sui tanti luoghi di interesse culturale, scientifico e ambientale presenti in tutto il territorio nazionale? I Musei e le Mostre, gli Osservatori Astronomici, i Planetari e i Parchi Naturali sono sedi in grado di soddisfare e incrementare la naturale curiosità dei bambini. In particolare gli anni della scuola primaria sono da utilizzare al meglio, poiché in questo periodo è più facile suscitare il piacere della scoperta e riuscire ad accompagnare i propri figli nelle sedi di interesse culturale, cominciando da quelle più vicine a dove si abita.
Non sempre basta varcare la soglia di un museo per essere certi di ottenere l’attenzione che questi luoghi meritano. Gli interessi culturali vanno coltivati a partire dalla più giovane età. Fin dai primi anni di vita i libri illustrati di divulgazione per l’infanzia sono preziosi strumenti per suscitare l’interesse dei giovanissimi nei confronti dell’archeologia, della storia, dell’arte, della scienza e della natura. Gli oggetti con i quali i bambini avranno familiarizzato sfogliando le pagine dei libri di divulgazione, saranno riscoperti visitando quelli veri esposti in mostre e musei. Le immagini che vediamo ogni giorno sono tantissime, ma conosciamo molto poco su ciò che queste fotografie riproducono. I musei ci aprono nuove finestre sul mondo reale, del presente e del passato, attraverso i reperti e le opere che contengono.
Per non rischiare visite noiose o poco stimolanti, suggeriamo ai genitori di dare a questi luoghi un nome alternativo. Anziché parlare ai vostri figli di musei, mostre o esposizioni, invitateli ad esplorare le “stanze delle meraviglie”. L’approccio vincente per andare con i bambini, e con successo, in questi spazi espositivi è quello ludico, descrivendo gli oggetti e le opere in mostra con una singolare caccia al tesoro. E’ utile stimolare il piacere della scoperta e la curiosità dell’esploratore che si nasconde in ogni bambino promuovendo l’apprendimento divertente, attraverso il gioco e le attività espressive e creative. Queste sono le modalità più stimolanti per “fare museo” con i giovani.
Gli adulti che accompagnano i loro bambini nelle sedi culturali sono invitati a partecipare a visite guidate e laboratori destinati ai minori e a cercare materiali appositamente studiati e realizzati dai musei per i giovanissimi.
Nelle pagine del sito Museo Giovanissimi si possono trovare le informazioni sulle attività organizzate per i giovanissimi nelle sedi espositive e museali. Uno strumento particolarmente prezioso per visitare i musei con i bambini è l’abbonamento al museo o ai musei. Con l’abbonamento in tasca siamo cittadini dei nostri musei e non clienti. Inoltre, questi lasciapassare ci danno l’opportunità di poter effettuare le visite alle esposizioni quando più lo desideriamo e non solo in occasione dei grandi eventi e ci permettono di ridurre la durata di ogni singola visita, rendendola meno pesante per i bambini. Le “stanze delle meraviglie” di un museo vanno ammirate un poco alla volta, non tutte nello stesso giorno. I giovanissimi si annoiano (quante volte li sentiamo piangere nei musei!) se non hanno familiarità con questi luoghi e se si impongono loro delle visite stressanti. Possedendo un abbonamento annuale si può entrare in un museo più volte ed effettuare visite brevi, ogni volta dedicate ad una diversa sala dell’esposizione. Le sedi vicine, più facilmente raggiungibili, sono i luoghi ideali nei quali invogliare i giovanissimi a familiarizzare con mostre e musei e a “preparare” le nuove generazioni a queste attività. Non dimentichiamo che sono i giovani di oggi che dovranno tutelare in futuro le bellezze del nostro Paese e le ricche collezioni dei nostri musei.


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Mostra “Arte e vino”

A Verona – Palazzo Gran Guardia
terminata il 13 settembre 2015

ARTE E VINO accende una nuova luce su un tema – il vino – la cui storia antichissima abbraccia le grandi civiltà del passato e ha radici profonde nella tradizione italiana, ha segnato indelebilmente anche la nostra cultura artistica ed è divenuto soggetto ispiratore di grandi maestri. La mostra diviene così un viaggio affascinante che nasce dall’incrocio tra due eccellenze, due punte di diamante della nostra cultura e della nostra storia, due simboli dell’Italia nel mondo: l’arte e il vino. Grappoli, calici che si intrecciano in brindisi ideali, in segno di comunione e di fratellanza, cascate di tralci e di pampini, Cristo che sottrae la vite e il suo frutto al Tempo assicurandone l’eternità; putti vendemmianti, menadi e satiri in travolgenti processioni e Bacco ebbro, Bacco in Trionfo, Bacco con Arianna, Bacco giovane e bello oppure vecchio e disfatto dal bere e dagli eccessi; e poi la fatica dell’uomo, il lavoro nei campi, il raccolto e il risvolto bucolico e agreste; il ciclo delle stagioni, il senso della terra, il rito del convivio, la gioia della festa, la “natura in posa”. Attraverso immagini tra sacro e profano, racconti, allegorie, metafore, paesaggi, stati d’animo, il caleidoscopico universo delle rappresentazioni del vino nell’arte attraverso i secoli – pittura, scultura, arti decorative – viene messo in scena per la prima volta chiamando a raccolta oltre 180 opere da circa 90 prestatori italiani e stranieri. L’immagine del vino nelle sue diversificate e variegate forme e interpretazioni è da sempre una presenza costante nelle opere d’arte, dalla pittura alla scultura fino alle arti decorative, ed è intorno a questo elemento di assoluto valore identitario che si è voluto disegnare un progetto espositivo innovativo e di grande suggestione. La mostra propone un affascinante e intenso dialogo tra le creazioni artistiche italiane e quelle di artisti stranieri che hanno avuto uno stretto rapporto con l’Italia, sia culturale sia di vera e propria frequentazione. Dunque – tra gli altri – Lorenzo Lotto, Tiziano, Guido Reni, Luca Giordano, Annibale Carracci, Peter Paul Rubens, Jusepe Ribera, Nicolas Poussin, Jacob Jordaens; Giovanni Battista Tiepolo, fino Depero, Guttuso, Picasso. Prodotta e organizzata da Villaggio Globale International e da Skira editore in relazione con Expo 2015 dedicato al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, l’esposizione è curata da Annalisa Scarpa e Nicola Spinosa, con il supporto di un prestigioso comitato scientifico…

Un’opera esposta alla mostra: Annibale Carracci – “Bacco” – 1626 olio su tela 160×100 cm. – Napoli – Museo Nazionale di Capodimonte

CALICI CELESTI e D’ARTE

Calici al cielo e calici nell’arte. I primi sono quelli abbinati alle “lacrime di San Lorenzo” – il 10 agosto degustazioni di vini pregiati e osservazioni di stelle cadenti – i secondi sono quelli che si possono ammirare nelle opere esposte nella mostra allestita a Palazzo della Gran Guardia, in piazza Brà a Verona.
L’appuntamento con i “Calici di stelle”ha luogo in contemporanea in diverse località italiane. Il 10 agosto, in occasione del più celebre tra gli eventi astronomici, saranno aperti anche la Specola Cidnea del Castello di Brescia e l’Osservatorio Serafino Zani di Lumezzane Pieve-Colle S. Bernardo (Bs) (Unione Astrofili Bresciani),
ma le meteore si osserveranno ovunque ad occhio nudo, soprattutto nelle zone prive di inquinamento luminoso, come i parchi naturali di grandi dimensioni (Associazione Amici dei Parchi e delle Riserve Naturali).
C’è tempo, invece, fino al 16 agosto per visitare la mostra “Arte e Vino”, allestita a Verona. Se vi è piaciuta la mostra “Il cibo nell’arte”, allestita nei mesi scorsi a Brescia, a Palazzo Martinengo (ecco la pagina dedicata alla mostra Mostra “Il CIBO nell’ARTE”), quella di Verona ne è l’ideale continuazione. Contiene 184 opere, non solo tele, che vanno dal Cinquecento fino al secolo scorso, arrivate da musei italiani e stranieri e da numerosi collezionisti. Tra le opere in mostra non mancano i nomi di grandi artisti, da Lorenzo Lotto a Tiziano, da Guido Reni a Luca Giordano, da Annibale Carracci a Giuseppe Maria Crespi. L’esposizione prende il via con le scene bibliche tratte dall’Antico Testamento – numerosi i quadri in mostra che raffigurano “Lot e le sue figlie” – approda ai miti, da Bacco ai baccanali, esplora la presenza del vino nella vita dell’uomo e si conclude con la natura in posa rappresentata da alcuni grandi autori del Novecento. Nell’ultima sala – arricchita dai numerosi prestiti del Mart di Rovereto – il visitatore potrà vedere alcune nature morte di De Pisis, Morandi, Guttuso – in mostra c’è anche una tela di Picasso – e scoprire due curiosi dipinti di Fortunato Depero, particolarmente allineati con il tema dell’esposizione, intitolati “Il Bevitore di Anacapri (riesumazioni alpine)”, realizzato nel 1920 in pieno periodo futurista, e “Riti e splendori d’osteria” che risale al 1944. Nell’ultima sala ci sono anche due tele, provenienti dalla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma e da Cà Pesaro di Venezia, ispirate alla stagione della vendemmia. Entrambe nel titolo citano l’autunno. Il visitatore è colpito dall’impatto emotivo della prima e il tripudio di colori della seconda. Nella prima tela, di Ettore Tito ” Autunno”, del 1914, lo sguardo luminoso di due ragazzi, ritratti in un vigneto, cattura l’attenzione dello spettatore. Molto coinvolgente è l’atmosfera riccamente cromatica, creata da una miriade di piccole macchie di colore, che si coglie nel quadro di Plinio Nomellini, “Autunno in Versilia”, del 1912 . In mostra troviamo anche tre autori visti nella già citata esposizione bresciana, ma con opere diverse. Sono Christian Berentz, qui a Verona con “Trionfo di fiori, frutta e vassoio”, Francesco Cipper, con “Merenda all’aperto di una giovane coppia aristocratica” e Angelo Morbelli con ” Mi ricordo quando ero fanciulla”, del 1903. Per il visitatore bresciano c’è un’altra curiosità: proprio nell’ultima sala della mostra è presente un dipinto uscito dai depositi della Pinacoteca Tosio-Martinengo. È un olio su tela di Angelo Inganni del 1850 ca., “La vendemmia”, che possiamo conoscere grazie alla mostra veronese.


Un’altra opera esposta alla mostra: Plinio Nomellini – “Autunno in Versilia” – 1912 – olio su tela, 197×197 cm – Venezia, Fondazione Musei Civici – Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro

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Mostra “HENRI ROUSSEAU. Il Candore Arcaico”

A Venezia – Palazzo Ducale – Appartamento del Doge
terminata il 06 settembre 2015

Personalità centrale della cultura figurativa tra la fine del XIX secolo e il rivoluzionario periodo delle avanguardie, Henri Rousseau (Laval, 1844 – Parigi, 1910), famoso per le atmosfere oniriche, le foreste e i paesaggi incantati, sfugge da sempre a qualsivoglia catalogazione. Inutile etichettare il suo lavoro: il modo stesso in cui il pittore è stato interpretato, il più delle volte, è stato frutto di una serie di malintesi; eppure la forza della sua pittura, snobbata dai critici ma apprezzata dagli artisti, è espressione di un fenomeno che non ha paragoni nel campo dell’arte tra Otto e Novecento. A Rousseau, detto il Doganiere, la Fondazione Musei Civici di Venezia dedica una straordinaria mostra, con la collaborazione scientifica e i prestiti eccezionali dei Musées d’Orsay et de l’Orangerie di Parigi e il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna. Prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, con oltre cento opere provenienti dalle più importanti istituzioni internazionali (quaranta capolavori dell’artista e sessanta opere di confronto),
l’esposizione è ospitata nell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale.


Visita il sito della mostra “HENRI ROUSSEAU. Il Candore Arcaico”
e la pagina che il Palazzo Ducale dedica alla stessa “HENRI ROUSSEAU. Il Candore Arcaico”

Un’opera esposta alla mostra: La cascata-1910

Ecco il p. point che ti propone i quadri descritti nella visita “virtuale”. Guardali mentre ascolti il commento alla mostra “HENRI ROUSSEAU. Il Candore Arcaico”. (suggerimento: prima fai partire l’audio, poi apri il pdf …)


Ascolta la registrazione dedicata alla mostra

Ascolta “Mostre a cielo aperto-n° 1”


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Mostra “Giacomo Ceruti, il Pitocchetto. Storie di ritratti”

A Montichiari (Bs), presso il museo Lechi,
terminata il 20 settembre 2015

Dall’introduzione “Storie di ritratti” di Paolo Boifava, tratta dal catalogo della mostra: “Nell’ aprile 1882 il nome di Giacomo Ceruti (1698-1767) riemerse all’improvviso dall’oblio degli anonimi in cui era caduto sin dalla sua scomparsa oltre un secolo prima. A destarlo era il brusio di una piccola folla curiosa che, salito lo scalone, accedeva al piano nobile di Palazzo Fenaroli a Brescia per considerarne attentamente il contenuto. L’antica dimora aveva saputo reggere gli sconquassi della storia ma non quelli dei propri ospiti, ormai sopraffatti da un inesorabile tracollo economico che la morte di Gerolamo Fenaroli (1827-1880) contribuì ad accelerare, costringendo gli eredi a una precipitosa vendita all’asta delle ….. ” continua sul catalogo …


Visita il sito dei “Musei di Montichiari”

Un’opera esposta alla mostra: Ritratto di Santa Lechi – 1739 circa

“Ascolta” i dipinti

“Ascolta” alcuni dipinti esposti. Vai alla pagina “Mostra “Giacomo Ceruti, il Pitocchetto. Storie di ritratti” “


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Mostra “La guerra che verrà non è la prima.
GRANDE GUERRA 1914/2014″

A Rovereto (Tn) – MART
terminata il 20 settembre 2015

“La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame.
Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.” Bertolt Brecht

“La mostra La guerra che verrà non è la prima. Grande guerra 1914-2014 realizzata con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale, in collaborazione con importanti istituzioni culturali nazionali, costituisce la colonna portante del grande progetto Mart/Grande guerra 1914-2014 che si sviluppa nelle tre sedi del Museo e si completa con un programma collaterale di eventi, incontri, convegni, appuntamenti. La mostra è un progetto diretto da Cristiana Collu, a cura di Nicoletta Boschiero, Saretto Cincinelli, Gustavo Corni, Gabi Scardi, Camillo Zadra, in collaborazione con esperti di storia e arte contemporanea. Attraverso lo sviluppo di contributi complementari fra loro, l’esposizione si allontana dalla semplice riflessione sulla storia e offre uno sguardo più complesso sull’attualità del conflitto, ancora oggi al centro del dibattito contemporaneo. La Prima guerra mondiale, di cui ricorre il Centenario, tra gli eventi più drammatici e significativi della storia, rappresenta dunque il punto di partenza di un’indagine più ampia che attraversa il XX secolo e arriva ai conflitti dei nostri giorni. Il Mart si misura con il più difficile, travagliato e scabroso dei temi, facendosi carico non solo del racconto della storia, ma anche dell’esposizione ….


Continua sul sito della mostra “La guerra che verrà non è la prima”

Un’opera esposta alla mostra: Ettore Beraldini “La canzone del Piave-1929”

Ascolta la registrazione dedicata alla mostra

Ascolta “Tesori vicini n° 2.”


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