Scienza Giovanissimi
Viaggiare per conoscere il mondo ma anche per ammirare fenomeni e aspetti del cielo stellato non visibili nel luogo dove si vive. Quando si raggiungono le estreme latitudini è facile assistere ad una aurora, vedere il Sole di mezzanotte o le “notti bianche”. Ai Tropici e all’equatore emergono dall’orizzonte le costellazioni che alle latitudini intermedie rimangono sempre celate alla nostra vista. Ai Tropici i crepuscoli sono più brevi e in certi giorni dell’anno il sole è allo zenit. Dall’altra parte della Terra il cielo stellato è completamente diverso da quello che conosciamo e le costellazioni appaiono capovolte. Il più ambito tra i viaggi astronomici è quello che ha per meta la linea di totalità dove si può assistere allo spettacolo del “Sole nero”.
Molto raramente li incontriamo sulla superficie terrestre, tantissimi ci appaiono sopra le nostre teste grazie alla luce che emettono. Sono gli astri che vedremo riuniti in una originale raccolta di 17 immagini. Sono i tasselli di un collage dedicato agli spettacoli del cielo, ovvero ai corpi e ai fenomeni celesti che si possono ammirare ad occhio nudo. Sarà come fare un viaggio nel tempo, con la luce partita pochi istanti fa e quella che arriva dopo due milioni di anni. Ecco l’originale collage di arte e scienza
Molto raramente li incontriamo sulla superficie terrestre, tantissimi ci appaiono sopra le nostre teste grazie alla luce che emettono. Sono gli astri che vedremo riuniti in una originale raccolta di 17 immagini. Sono i tasselli di un collage dedicato agli spettacoli del cielo, ovvero ai corpi e ai fenomeni celesti che si possono ammirare ad occhio nudo. Sarà come fare un viaggio nel tempo, con la luce partita pochi istanti fa e quella che arriva dopo due milioni di anni. Ecco l’originale collage di arte e scienza
Vai alla pagina della trasmissione Progetto ST.AR.S. (Storia, Arte e Scienza) – parte seconda
Storia, arte e scienza: qual è il legame che unisce argomenti così diversi? La bellezza che incontriamo negli ambienti naturali, in particolare quelli tutelati nei parchi e nelle riserve naturali del Bresciano, e quella custodita nei musei dove si espongono le opere d’arte. L’obiettivo del Progetto St.Ar.S. è quello di avvicinare chiunque alle attività di divulgazione scientifica, anche coloro che prediligono gli argomenti di interesse umanistico. Gli “Amici di Scienza per tutti” ci aiutano a far conoscere queste iniziative.
Gli spunti di partenza per fare una lezione in classe possono essere i più diversi. Potrebbero aiutarci anche i francobolli. Le immagini rappresentate su questi piccoli rettangoli colorati riguardano i più diversi argomenti, compresa la scienza. Grazie alla collezione filatelica “Filigrana a stelle”, che si può vedere sul web, i francobolli diventano l’oggetto di una originale lezione di astronomia. E quante altre se ne potrebbero inventare con le numerose tematiche oggetto delle raccolte filateliche.
Dal colle Cidneo a quello del San Bernardo, dal Mauna Kea all’Agenzia Spaziale Europea, da Brescia agli Stati Uniti andata e ritorno. Ecco una bella storia da raccontare ai giovanissimi. Perché la visita ad un Osservatorio astronomico può essere una esperienza che ti cambia la vita, nel vero senso della parola! Il racconto è illustrato anche in un attraente videoclip, pieno di animazioni, appositamente realizzato per promuovere gli studi scientifici tra i giovani.
C’è una esperienza estiva che suggeriamo a tutti gli studenti. Potrebbe cambiare la vostra vita, come è successo a Marco….. guarda il video ….
Vai alla pagina Esperienze di alternanza scuola-lavoro 2016
Il cannocchiale astronomico è simile al tubo ottico che tiene tra le mani il marinaio mentre scruta l’orizzonte alla ricerca di isole lontane. Ma è molto più potente, ha maggiori ingrandimenti e non lo si può usare tenendolo in mano, bisogna appoggiarlo su un cavalletto. Il primo cannocchiale astronomico è stato quello usato da Galileo, aveva una piccola lente di poco più di due centimetri di diametro. In seguito i telescopi a lenti, detti anche rifrattori, sono diventati sempre più grandi, come quello americano che contiene una lente del diametro di circa 1 metro, la più grande del mondo. Sotto la cupola girevole della Specola Cidnea del Castello di Brescia c’è un telescopio con una lente di 15 cm. E’ lo strumento ideale per osservare i pianeti.
Quando si è costretti in un ambiente limitato come quello di una stanza immaginare il cielo stellato ci può aiutare a proiettarci all’esterno, ad uscire dallo spazio ristretto dove siamo confinati. Possono i corpi celesti, quelli che si vedono ad occhio nudo sotto qualunque cielo, aprire il nostro sguardo, aiutarci a fuggire da una condizione temporanea o permanente che limita il nostro agire? Se ci troviamo in questa condizione proviamo ad alimentare la nostra fantasia con la visione di mondi lontani, chiudiamo gli occhi e, con l’immaginazione, usciamo dalle quattro mura dove siamo rinchiusi. Chissà, forse qualcuno, riuscirà davvero ad evadere, con la mente, da questa difficile condizione esistenziale.
Costruendo un museo in miniatura, come quando si gioca con i soldatini o la casa delle bambole, si può familiarizzare con le “stanze delle meraviglie” allestite nelle sedi espositive del nostro territorio. Le figurine attaccate alle pareti del modellino del museo sono dedicate agli oggetti, ai reperti e ai tesori delle collezioni cittadine. Attraverso questo laboratorio ludico i bambini vengono invitati a scoprire questi luoghi ancora poco frequentati, soprattutto dalle famiglie. E prima di smontare ciò che è stato assemblato con la fantasia ci sarà l’immancabile fotografia ricordo con l’autore del mini-museo.
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